Gesù non lascio, personalmente, nessuna testimonianza scritta. La sua vita è narrata dai vangeli e per capirla profondamente, comprenderla pienamente...occorre collocare ogni singolo fatto... nel giusto periodo storico e nella posizione geografica ben definita.
Solo cosi è possibile capire la sua vita...
il contesto del breve periodo
che lo vide calpestare questa nostra terra...!
Quindi, più precisamente...
il significato delle sue parole...delle sue azioni.
Molti testi che raccontano episodi della vita di Gesù...furono scritti dopo il primo secolo.
Risalgono al periodo della sua vita su cui i Vangeli raccontono ben poco o addirittura...tacciono.
Questi scritti sono noti come APOCRIFI del nuovo testamento. Episodi molto diversi tra loro che appartengono a epoche differenti...
In particolare, l'attenzione degli scrittori degli apocrifi, richiamano due periodi della vita di Gesù...
Il primo...l'infanzia, con la nascita, la fuga della Sagra Famiglia in Egitto e i primi anni trascorsi a Nazareth.
Il secondo periodo...La passione di Cristo, la sua morte e il suo soggiorno negli inferi...con la resurrezione.
Alcuni hanno tratti legendari e si soffermano su aspetti prodigiosi o elementi di curiosità.
Altri, invece, sono molti difficili nei contenuti e oscuri nel linguaggio. Anche se non si tratta di testi attendibili dal punto di vista storico, confermano indirettamente l'esistenza di Gesù e forniscono elementi per conoscere cià che la devozione popolare cristiana ha rielaborato riguardo alla sua figura storica.
Negli Apocrifi si parla dell'asino e del bue, ormai figure ricorrenti nelle rapresentazioni della natività.
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Il terzo giorno della nascita del Signore, Maria usci dalla grotta...
entrò in una stalla e depose il bambino in una mangiatoia.
Un bue e un asino si prostrarono davanti a lui.
Si adempi ciò che era stato detto predetto dal profeta Isaia...
<<<...il bue ha conosciuto il suo padrone, e l'asino il presepio del suo Signore...>>>
Quegli stessi animali lo adoravano senza posa, tenendolo in mezzo.
Dopo la morte di Erode, l’angelo di Dio riapparve a Maria e Giuseppe e disse loro di ritornare a casa. Essi fecero così ritorno a Nazaret e in quella città Gesù crebbe, diventando un figlio obbediente e uno scolaro modello.
Quando aveva dodici anni, i suoi genitori lo portarono a Gerusalemme per festeggiare la Pasqua insieme a tutti i loro parenti. Trascorsi i giorni di festa si rimisero in viaggio per tornare a Nazaret ma Gesù, senza dire niente ad alcuno, rimase a Gerusalemme. Per tutto il giorno Giuseppe e Maria viaggiarono tranquilli, pensando che il loro figliolo fosse nella carovana insieme a qualche amico. Fattasi sera, però, lo cercarono presso parenti e conoscenti. Che angoscia! Che preoccupazione! Nessuno aveva visto Gesù durante l’intera giornata. Essi trascorsero la notte senza riuscire a chiudere occhio.
Al mattino tornarono indietro, a Gerusalemme. Per tre giorni cercarono Gesù in tutta la città. Il terzo giorno, finalmente, lo ritrovarono. Era nel tempio insieme a noi rabbini. Dovete sapere che i rabbini sono dei maestri molto molto bravi a insegnare le Sacre Scritture e Gesù se ne stava tra noi
discutendo e ponendo delle domande come se fosse stato un adulto. Eravamo tutti ammirati dalla sua capacità di capire i nostri insegnamenti.
Quando Maria lo vide lo rimproverò :
<<<...
Gesù si dimostrò molto sorpreso di quel rimprovero e rispose così :
<<<...Perché mi cercavate...?
Giuseppe e Maria non compresero subito il significato di quella risposta... E voi, avete capito di cosa stava parlando Gesù?
Comunque quest’avventura rese ancora più unita la piccola famiglia di Nazaret. Gesù, tornato a casa, continuò a essere un figlio obbediente e buono e Maria conservò sempre in cuor suo il ricordo di quella risposta, fino al giorno in cui ne comprese pienamente il significato.