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Il primo capitolo della Genesi, conosciuto come la creazione del mondo, è un testo molto ricco di significati che a prima vista possono essere letti come fantastici, come un'antica favola creata dai popoli mesopotamici per spiegarsi l'origine del creato.
Anche a noi a distanza di tanto tempo, pur tanto progrediti e tecnologici e con una mente razionale,   con una base cognitiva fondata sulla scienza, ci infonde tanta meraviglia, curiosità e ardore per alimentare la nostra fantasia, che vola libera negli infiniti spazi e tempi, per creare una nostra fantastica storia sulla creazione del mondo, anch'essa generosa e intensa di sentimenti e ricchi significati.

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E Dio soleva ogni tanto lasciare il suo paradiso, dove ogni cosa è meravigliosamente bella e perfetta, e vagare al di la dei confini del suo regno. Nell'ignoto, dove era tutto solamente spazio infinito, silenzioso e buio. Vuoto e monotono, senza cose, oggetti...nessun riferimento di sorta che segnasse la sua posizione, che misurasse lo spazio percorso o il tempo impiegato; vuoto assoluto.
Lui, Dio non sapeva il perché di questi suoi continui viaggi, questo suo girovagare in questi luoghi cosi deserti, quieti, oscuri cosi tanto vuoti...che infine, tanto infiniti, da non sembrarne per niente infiniti.
Ci fu una volta, che trovatosi in questo suo peregrinare, si disse:
<<... in questo luogo se viaggio o sto fermo...la sensazione che ne traggo è la stessa...come se stessi fermo, immobile, nessun rumore, suono, luce, tutto avvolto nelle tenebre, senza nessuna distinzione di sorte che mi fa capire il mio stesso movimento, una posizione diversa da un'altra...>>
Il vuoto dell'infinito non conosce velocità, movimento...è tutto quiete, tutto uguale...è quindi finito...! 

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Lo spazio infinito senza cose, oggetti, luci, rumori...vita è solamente lo stesso punto che si ripete infinitamente senza produrre niente...a cosa serve ripetesi se non produce cambiamento...è sempre lo stesso punto...è quindi finito.
Dio, con questi pensieri, pur nella sua infinità, non comprendeva il motivo, lo scopo di questo suo desidero, quasi necessità, che di frequente sentiva per visitare questo luogo, lasciando le bellezze del suo paradiso. Perché questo desiderio di venire qui...? Senza colori e luce, oggetti e movimento...nel regno del vuoto, del nulla.
Non impiego molto a capire che in fondo questi suo viaggi nel nulla esprimevano il desiderio di fare qualcosa di diverso da tutto quello che era in suo potere. Fare qualcosa nel nulla...dal nulla, creare qualcosa di bello e meraviglioso come solo lui, Dio poteva fare.
Capi cosi, che il suo desiderio era quello di creare, fare dal nulla qualcosa...un suo potere che fino a quel momento non aveva avuto, sentito la necessità di fare...che non aveva mai fatto...per sua natura divina...non ne aveva bisogno, poiché Lui, Dio era tutto...ogni casa...l'Assoluto.

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Per incanto, per la sua grandezza, in principio, prima del primo giorno...Dio creo il cielo e la terra, per dare forma, contrasto, colore a quella infinita grandezza di spazio oscuro e vuoto.
In principio Dio creò il cielo e la terra, cioè tutto il mondo visibile.
Dio vide la sua creazione, ma no fu contento.
La terra era informe e deserta,  (caos), le tenebre ancora coprivano l'abisso anche se lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. 

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Ancora non c'era la divisione fra le acque del cielo e le acque della terra.
All'inizio, quindi, l'Assoluto, aveva già effettuato la prima manifestazione, aveva creato cielo e terra, la forza attiva e la forza passiva.
La terza forza della trinità, la forza mediatrice,  era data dal suo spirito che aleggiava sulle acque.

Nel primo giorno Dio, allora, per eliminare il buio eterno disse «Sia fatta la luce» e fu luce...creo la luce, differenziando il giorno dalla notte, il bianco dal nero, il mattino dalla sera.
«E Dio vide che era cosa buona»
E' il primo passo sul cammino per la creazione dell'essere umano. Dio inizio il lavoro su di se, l'osservazione, la separazione del giorno dalla notte, l'attenzione ed il ricordo di se. Fa uscire, quello spazio da quella tenebra informe e soporifera che l'avvolgeva.

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Secondo giorno
Dio separò le acque del cielo dalle acque della terra, le acque ideali celesti dalle acque attive terrestri.
«E Dio vide che era cosa buona»
Con questa creazione Dio volle separare i desideri, i nostri desideri, quelli superiori dell'anima, da quelli inferiori della personalità e dell'ego.

Al terzo giorno Dio separa il mare dalla terra ferma e comanda alla terra di produrre i vegetali ed a questi di essere autosufficienti.
«E Dio vide che era cosa buona»
Con questo Dio volle continuare a lavorare sui nostri desideri, sulle nostre emozioni e sui nostri pensieri. Prosciughiamo quelli inferiori ed alimentiamo quelli superiori, facendo in modo che possano svilupparsi ed auto alimentarsi.

Il quarto giorno L'Assoluto crea il Sole, la Luna, le stelle e crea la suddivisione del tempo in giorni, mesi, anni. Il mondo viene ordinato, schematizzato, inquadrato.
«E Dio vide che era cosa buona»
Con queste creazioni Dio volle accendere le luci, i nostri corpi superiori, i nostri centri (chakras) ed i nostri canali energetici si aprono maggiormente a nuovi tipi di manifestazioni. Il corpo energetico brilla di luce nuova. Inizia il nuovo ordine.

Nel quinto giorno giorno Dio crea i pesci per il mare e gli uccelli per il cielo.
«E Dio vide che era cosa buona»
Qui Dio lavorò intensamente ed ulteriormente sulle diverse manifestazioni del piano astrale e mentale.

Al sesto giorno Dio crea gli animali per la terra e l'uomo, a cui viene affidato il compito di continuare l'evoluzione del creato.
«E Dio vide che era cosa buona»
Qui Dio lavora sul piano terrestre per il bene di tutti, ci viene affidato il compito di aiutare le altre persone affinché tutti possano evolvere.
e al
Il giorno sesto, dopo la creazione dell'uomo, centro del cosmo...: «Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona» 

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L'ultimo giorno il settimo giorno Dio si riposa.  L'Uomo si è rigenerato. Questo è l'essere umano, completamente reintegrato, nelle sue piene facoltà.

Dio ha creato, dal nulla tutto ciò che esiste al di fuori di lui. Il mondo, la natura e l'essere umano, trova in Dio la sua espressione. 

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Creando il mondo come manifestazione della sua bontà infinita,
Dio lo creò buono. Tale è l'insegnamento essenziale che dobbiamo trarne.
Circa il Dio Creatore dobbiamo mettere in risalto alcuni elementi:
Dio ha creato il mondo da solo. La potenza creatrice non è trasmissibile.
Dio ha creato il mondo di propria volontà, senza
alcuna costrizione esteriore né obbligo interiore. Poteva creare e non creare; poteva creare questo mondo o un altro.
Il mondo è stato creato da Dio nel tempo, quindi esso non è eterno: ha un inizio nel tempo.
Il mondo creato da Dio è costantemente mantenuto dal Creatore nell'esistenza. Questo «mantenere» è, in un certo senso, un continuo creare.

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Il nostro unico vero Dio, nella sua bontà e onnipotente virtù, non per aumentare la sua beatitudine,  ma per manifestare la sua perfezione mediante i beni che distribuisce alle creature, con decisione sommamente libera, trasse dal nulla l'una e l'altra creatura, la spirituale e la corporale, cioè l'angelica e la materiale, e poi la creatura umana, quasi dell'una e dell'altra partecipe, essendo costituita di spirito e di corpo. 
Non occorre quindi sostenere che le creature, anche quelle spirituali, sono una
emanazione della sostanza divina, o affermare che l'Essere divino col suo manifestarsi o evolversi diventi ogni cosa.

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Concludiamo questa nostra riflessione rifacendoci nella Sapienza di Dio che per amore crea
l'universo e lo conserva nell'essere:
Amiamo tutte le cose esistenti e nulla disprezziamo in quanto Dio li ha creati.
Dio non può odiare nessuna cosa, altrimenti non l'avrebbe neppure creata.
Tutto esiste solo perché Dio l'ha creato.
Ogni cosa si conserva perché Dio l'ha chiamata all'esistenza.
Il Signore ama l'essere umano, la vita, per questo l'ha creato.
Dio ha creato l'universo, il mondo, la terra, la natura...ogni cosa...
dal nulla. Tutto il creato da Dio è costantemente mantenuto dal Creatore nell'esistenza,
ma è all'essere umano che ha dato in consegna ogni cosa per viverla e amarla. Ognuno di noi
deve ricordarsi di questo...di rispettare e amare l'intero creato in quanto creato e donatoci da Dio con tanto amore.