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Il Santo Natale è una festa universale, che tutti gli uomini dovrebbe ricordare; ricordare Gesù.
Ricordiamolo al di là del fatto di vedere Gesù figlio di Dio, di essere cristiani, credenti o non.
Vediamolo come Lui del resto ha voluto venire a noi...solamente uomo. Ricordiamolo nei suoi insegnamenti...semplice, umile, povero e disposto a tutto per il bene del
mondo. Una intensa e breve vita, dove ha dato tutto di se tanto amore e pace, per risvegliarci, per redimerci offrendo per esse anche la vita; con una morte tanto sofferente.

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Ricordiamoci delle sue parole, delle sue parabole e del loro intenso e vivo significato, in ogni momenti e specialmente nelle vicende ed esperienze della nostra vita...nel quotidiano del nostro vivere.
Cosi come pochi istanti fa me ne sono ricordato quando leggevo dei commenti di amici che avevano subito dei torti: <<..la gente che si comporta in maniera prepotente, superficiale, arrogante...>> e continuava
<...portroppo e' un cancro che non si puo' curare...>>
e finiva...<<...non mi curo di fare il medico, sia perche' non ne ho alcun diritto, sia perche' non credo esista alcun antidoto...>>
E un'altro commento che rispondeva a un mio messaggio di affetto...<<...questo tuo messaggio....da solo....colma l'indifferenza e il cinismo a cui siamo quotidianamente esposti...>>

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Si riceve prepotenze, arroganza, indifferenza, cinismo...superficialità, cattiveria. Alla fine sono tutte schiaffi in faccia che riceviamo, in modo raffigurativo, al viso, ma realmente all'anima, alla nostra sensibilità, ai nostri sentimenti...che fanno più male, ci procurano più dolore, tanto dolore...ci buttano giù.
Allora ho pensato, ho ricordato nostro Signore:
Gesù disse ai suoi discepoli: «Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Dà a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro…
(dal Vangelo di Luca 6,27-38)

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E' la metafora del perdono...Chi vuole che l'amore nel mondo trionfi  sul male è colui che dimentica i torti subiti ed è pronto a incominciare a perdonare chi lo ha "schiaffeggiato"È difficile, comprendere, amare i nemici, in certe situazioni è ancor più difficile amarsi tra fratelli, in casa, amici superando giudizi e nascosti rancori…
Eppure ogni volta che le viviamo, in cuor nostro, da un lato ci sentiamo giudicati perché non riusciamo a viverle mai in pieno...a volte non le viviamo affatto...! Dal’altro lato sentiamo che abbiamo bisogno di queste parole perché ci mettono dentro un senso di speranza.
Abbiamo bisogno di credere che sia possibile un mondo nuovo dove violenza, vendetta, giudizio ed egoismo non ci sono più che, questo mondo lo possiamo costruire anche noi, non dipende solo da una magia del Cielo!

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Cerchiamo, con forza,  di non alimentare la violenza anche se subiamo l'ingiustizia su noi stessi. Non vi è nessuna offesa che possa togliere la nostra dignità sopratutto se non ci abbassiamo a livello di colui che ci ha offeso.
Sentiamo che, se reagiamo alimentiamo il circolo vizioso dell'odio e della violenza; il forte opprime il debole che impara ad odiare a sua volta. Per questo il male, la cattiveria si propaga più facilmente...infetta...non fa solo una vittima ma fa diventare la vittima a sua volta un prepotente, arrogante, indifferente, cinico...superficiale, cattivo. Diventa un essere che vuole vendicarsi, si chiude in se stesso pieno di rabbia e di odio verso tutti...la società. Si crea un'altro cattivo che a sua volta...infetta il male.
Il cancro si può curare leggendo bene il messaggio di Gesù...<<...amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi hanno fatto un torto...>>...

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Respingere la cattiveria è diffondere amore e serenità affinché possa giungere a questi e fargli comprendere, far sentire che, è solo l'amore che nutre la nostra anima.
L'indifferenza, il cinismo è per molte persone uno scudo, una difesa, una corazza formatasi per tanto male che hanno sopportato e ricevuto. Rispondendo con amore c'è una speranza che questo possa infilarsi in qualche piccola imperfezione della corazza e penetrare nel loro cuore.
Potreste pensare che è un concetto molto difficile, utopico da realizzare, ma solo cosi si può frenare la cattiveria, si potrà elevare gli uomini intellettivamente, dando tale umilta' e delicatezza d'animo.

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Solo cosi si arriverà a stimare se stessi...ma veramente...allora si rispetterà anche gli altri. Non si sarà più egoisti e si rispetterà e si stimerà anche tutto ciò che ci circonda, si sarà semplici, umili molto comprensivi e non si cercherà più di trovare i difetti degli altri ma i pregi, la loro essenza.
Occorre avere fiducia nell'amore che è riposto in tutti gli esseri, anche nei più cattivi. Pensare a questo amore divino come unico mezzo  per contrastare le logiche della violenza che, in ogni minimo sopruso, alimentano lo spettro del male che aleggia su tutta la storia umana.
Pensare che il corso della storia, della civiltà fondata sull'amore non può essere modificata dalle singole azioni negative degli uomini.

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