Non passa inosservata la realtà che ci circonda...basta una passeggiata, in città, ai giardini, o semplicemente facendo la spesa.

Colpisce, in maniera particolarmente negativa la cultura di questi ultimi anni.

Intendo quella dell'individualismo

Questa ci porta a riflettere di come sia penetrata con tanta prepotenza...ci è scivolata sul nostro quotidiano in modo subdolo giorno dopo giorno come un siero che prendi in piccoli dosi e senti l'effetto dopo un po di tempo...non subito.

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La cosa, a mio avviso, più preoccupante è che oggi essa si è radicata...

non solo sui giovani...ma ahimè...su quella generazione che dovrebbe educare, dare l'esempio...insegnare.  

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L'individualismo è una posizione morale, una filosofia politica, un'ideologia... una prospettiva sociale...che sottolinea il valore morale dell'individuo.

Rende l'individuo il  punto massimo di focalizzazione. Gli individualisti promuovono l'esercizio del raggiungimento di alcuni obiettivi quali l'indipendenza e l'autonomia ma al tempo stesso oppongono la più strenua resistenza verso ogni intralcio esterno sugli interessi personali.

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E' una cultura che identifica  il pensiero del bene morale col piacere, riconoscendo in esso il fine ultimo dell'uomo. Si arriva persino al rifiuto della morte...del dolore.

Il culto dell'esteriore, dell'apparire...alla faccia dell'essere...della ricchezza interiore.  il culto della forma prevale sulla virtù, e si tende a rendere piacevole quello che si vede e non quello che si ha dentro.

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A mio avviso, quindi, una società non più sana...che sta confondendo...

quali sono i valori portanti e che produce tanti solitari...che non amano la società, l'agregazione...ma un i soli interessi a quelle cose che portano al loro tornaconto...personale.

Diventa tutto funzionale solo e se risponde al proprio egoistico interesse...annullando di fatto il valore della socialità, della convivenza e del rapporto con gli altri.

 

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Tutto ciò, ahimè si sta cosi radicando da offuscare anche il rapporto di coppia, della famiglia...che non si basa più sull'amore reciproco, ma si guarda, quasi esclusivamente, all'utilità e alla convenienza del vivere insieme. Mancano, non esiste più la costruzione intima, comune...del passato, del presente e del futuro...! 

Non più coppia per la vita...cioè, quello stare insieme anche per sopportazione, fatica e condivisione non solo dei momenti più belli, ma anche di periodi  infelici, brutti, di crisi.

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Si arriva cosi agli eccessi...tutto si capovolge...i valori perdono...valore...!

Tutto s'inverte, si capovolge...si finisce con l'amare più un cane, un gatto che una persona...che addirittura si odia.

Succede che non si saluta più, ma si preferisce meglio fare una carezza a un gatto.

Si preferisce spendere i propri soldi...più per un'animale randaggio o di compagnia...che...privarsi di qualche centesimo per darlo a un senza tetto...un barbone. Al contrario si cerca persino di evitare...!

 

Io dico...si rispetto per gli animali...! Sono creature che hanno dei diritti, ma sicuramente e necessariamente non devono essere più importanti degli esseri umani...Oggi si arriva a non far salire su un mezzo pubblico un senza tetto...ma un cane si...!

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