Abbiamo semplicemente pensato di vivere tutti  insieme in una casa, in uno spazio comune,  dove,  non solo facciamo cultura, non solo ci guardiamo negli occhi, ma guardiamo insieme verso la stessa meta…dove  si può mangiare, dormire,  rapportarci, confrontarci,  parlare condividere, creare nuovi oggetti, lavori e pensieri…fare  insieme tante cose nella assoluta libertà dei propri intenti.

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Formiamo in una casa, in tante case, in uno spazio naturale  piccole comunità provvisorie,  di tre,  di trenta, di cento persone.  Canteremo, suoneremo, magari prenderemo qualche ingiustizia per le corna, proveremo a essere attenti, rispettosi al paese, allo spazio, alla campagna che abbiamo scelto

Attenti e clementi, senza smanie di fare chissà che.  I pochi soldi che servono li mettiamo noi,  senza avere obblighi con nessuno. Ogni tanto chiameremo nella nostra comunità qualche persona che ci possa insegnare qualcosa o ci possa dare lietezza, musica e tanta serenità. 

Stiamo insieme perché lo vogliamo...ci piace. La rivoluzione che ci piace fare la facciamo con naturalezza…non è stata mai fatta e infondo…non la faremo neanche noi perché tutto quello  che facciamo viene da dentro di noi è tutta la nostra forza, la nostra semplice volontà che ha sapore d’antico. 

Siamo felici di pensarla tutti assieme e  non crediamo ai gruppi che non sudano con il lavoro per bere un semplice bicchieri d’acqua piovana, sorgiva,  che non conoscono l’odore delle nuvole, il fischio del vento che soffia, piagandoli, sui rami degli alberi, che non si alzano all’alba per annaffiare le piantine prima del sorgere del sole. Siamo un gruppo che  sa dove mettere le mani quando il sole tramonta, che vive in un posto  dove ci sono poche macchine,  dove non si parla molto e l’energia elettrica ci viene dai raggi del sole 

e la sera alzando gli occhi al cielo riesce a  guardare la luna circondata da miliardi di stelle e sotto le scarpe  sente l’erba nuova della terra.  Un gruppo che conosce il suo  luogo, dove abita, perché  questo è importante…avere gli occhi del luogo e riconoscerlo,   le orecchie per sentire i suoi suoni e conoscere i venti, dove stanno le sorgenti per bere, dove si fanno il nido gli uccelli,  dove dormono le volpi e i serpenti,  conoscere anche le pietre della casa, tutto quello che c’è nella credenza e volere bene a tutti quelli che ti stanno vicini.

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Il nostro compito è vivere cosi, fare un passo indietro per cambiare il mondo per  amare il mondo in cui viviamo, il mondo intorno a noi senza andare molto lontano,  essere fedeli  per ogni cosa che ci dà ed  essere presenti con tutta l’attenzione… essere vivi vivendo.

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