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Ed eccoci già a Ottobre amici cari...il mese della dolcezza e della melanconia e che definisco un valente pittore.
E' il mese che abbraccia a se tutta la natura, prima del lungo riposo invernale e la veste di meravigliosi colori. 

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Il suo nome deriva dal latino october, perché era l'ottavo mese del calendario romano, che iniziava con il mese di marzo.
I suoi colori sono caldi, accesi e con infinite tonalità...del giallo, del rosso, del bruno e degli aranciati.
Le giornate diventano sempre più piovose, con ore di luce che diventano sempre più brevi e più e tristi...la malinconia si fa sentire in fondo al cuore...ma ci danno tante bellezze.

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La campagna...pian piano sta cambiando veste. Si è tolto l'abito verde che aveva in estate e ha indossato un più policromo vestito.

Anche l'aria ha una trasparenza più azzurrina che no in estate, mentre il sole sta diventando...più dolce e piacevolmente tiepido.
I rumori e i suoni sono sommessi, tutto è velato, ma non per questo Ottobre è meno bello degli altri mesi...per esempio i paesaggi avvolti nelle lievi nebbie autunnali e tutto è calmo e tranquillo.

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La terra, sempre generosa e piena d'amore, prima di prepararsi al riposo invernale, da tutti i suoi frutti...anche gli alberi fruttiferi delle montagne, come i castagni e i noci...che sono gli ultimi.

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E ottobre vien pian pian 
con il tempo bello
e se ne va con l'ombrello

e con esso che la terra
sempre ricca e generosa
va in letargo e si riposa

nel suo grembo accoglie
quel che ancor lontano
diverran spighe di grano 

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