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Bisogna, è importante conoscere
se stessi...anche se non servisse
a trovare la verità, servirebbe, almeno,
a darsi una regola di vita.

Penso che non c'è nulla
di più giusto.

 

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Tutto ciò, questa riflessione, mi ricorda una grande poesia 

scritta da un nostro grande poeta...

QUASIMODO :ED E' SUBITO SERA

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.

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In questi tre versi, il poeta raggiunge il risultato della ricerca ermetica .
La lirica è una riflessione fulminea sulla condizione esistenziale dell'uomo.
La solitudine, la pena del vivere, la brevità dell'esistenza sono i temi espressi in tre versi incisivi, secondo un modello di essenzialità e di ambiguità semantica, tipici della corrente ermetica. I nuclei tematici sono: solitudine, pena del vivere, morte.

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Nel primo verso acquista un particolare rilievo la solitudine che si contrappone alla grandezza della terra

La limitatezza e lo smarrimento di uomo che, pur vivendo al centro delle cose, si sente tragicamente solo, incapace di comunicare con i suoi simili.

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Nel secondo verso l'immagine del cuore di ogni individuo "trafitto da un raggio di sole" evoca  la dimensione della vita umana oscillante tra l'attesa della felicità, il raggio di sole,  e il sentimento del dolore, (trafitto.

Il raggio di sole non illumina l'uomo ma lo trafigge, poiché la speranza di appagamento lascia presto il posto alla delusione.

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Nel terzo verso la morte, la brevità.

Rispetto ai due precedenti, accentua la drammaticità della conclusione. Le illusioni crollano in fretta al sopraggiungere della sera, metafora della morte.

 

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Capita di sentire un 
vuoto nel cuore, 
un dolore sottile 
che ti stringe l'anima. 
Verrebbe ascoltato, 
non cacciato... 
In fondo, forse ancora non 
conosciamo l'arte di vivere; 
il suo vero senso...