Unico scopo della vita...per l'essere Umano

C’è un solo scopo per tutti gli esseri viventi.  Qualunque cosa dica, faccia e pensa...è sempre questo :

“ la gloria più piena".

Non esiste nient’ altro che possa desiderare, nessuna altra voglia cosi forte  per conquistarla.

La cosa meravigliosa a questo proposito è il fatto che questo processo non ha limiti…

è senza fine.

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Testo

La vita di ogni essere umano non è un processo di scoperta, ma di creazione. Tu non stai scoprendo te stesso, ma stai creando te stesso. Non devi scoprire chi sei, ma stabilire chi vorresti essere.

La vita non è una scuola. Non si nasce per apprendere delle lezioni, ma per ricordare e ricreare. Se non creamo noi stessi per quello che siamo…non riusciremo mai ad esserlo.

Il concetto di se e dell' esperienza

La vita è  l’opportunità di conoscere in maniera sperimentale quanto già conosciamo concettualmente. Non abbiamo bisogno di imparare nulla, ma solo di ricordare quanto già sappiamo.

E’ l’anima di ogni essere umano, che sa tutto quello che c’è da sapere fin dall’inizio. Sapere, però non basta,  l’anima deve sperimentare. Tu dici di essere generoso…? A meno che tu non faccia qualcosa per dimostrare la tua generosità, non hai che...solo un semplice concetto di questa tua generosità.

Sappi che, l’unico desiderio della tua anima è quello di trasformare il più alto concetto  di sé; nella più grande esperienza. Si…perché fin quando il concetto non si trasforma in esperienza tutto si limita a essere speculazione.

Cosa fare della vita

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Avremmo sempre la speranza di qualcosa di più. È nella nastra 
natura. È una natura divina quella di cercare sempre di essere migliori.
Perciò cerchiamo con ogni mezzo.
Andiamo avanti e facciamo quello che davvero ci piace fare...! 

Non facciamo altro...! Ci resta così poco tempo. Come possiamo pensare di sprecare un momento dedicandoti a qualcosa che non ci piace fare per guadagnarci da vivere...? Che razza di vita è questa...? Questa non è una vita, è una morte...! 

Se diciamo: «Ma ci sono altri che dipendono da me, piccole bocche da saziare, una sposa che fa affidamento su di me». Ti risponderò: «Se insisti che la tua vita riguarda quanto sta facendo il tuo corpo, non hai capito perché sei venuto qui.

Se non altro fa' qualcosa che ti piace, che parli di Chi Sei». Allora se non
altro ti sarà possibile evitare il risentimento e la collera verso coloro i
quali secondo te ti impediscono di essere felice.

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Quello che sta facendo il tuo corpo non deve essere tenuto in scarsa
considerazione. È importante. Ma non nel senso che tu credi. Le azioni
del corpo avrebbero dovuto, secondo le intenzioni, rispecchiare uno
stato di esistenza, non costituire tentativi di raggiungerne uno. Nel vero
ordine delle cose non si deve fare qualcosa con il fine di essere felici: si
è felici e, perciò, si fa qualcosa. Non si fanno certe cose per essere
compassionevoli, si è compassionevoli e, di conseguenza, si agisce in
un determinato modo. Le decisioni dell'anima precedono le azioni del
corpo in una persona dotata di una elevata consapevolezza. Soltanto un
incosciente tenta di dar luogo a uno stato dell'anima tramite qualcosa
che il corpo sta facendo. Questo è quanto si intende con l'affermazione:
«La tua vita non concerne quello che il corpo sta facendo». Eppure è
vero che quanto il corpo sta facendo rispecchia quello che la vita ha per
scopo. Si tratta di un'altra delle dicotomie divine.

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Si tratta di un'altra delle dicotomie divine.
Eppure, sappi questo, nel caso tu non capisca altro. Hai diritto alla
tua felicità; con i figli o senza figli; con una sposa o senza una sposa.
Vanne in cerca! Trovala. E avrai una famiglia felice, non importa quanti
quattrini farai o non farai. E se loro non saranno felici, e rinunceranno e
ti abbandoneranno, allora lasciali andare con amore a cercare la propria
felicità. Se, d'altro canto, ti sei evoluto fino al punto in cui le faccende del
corpo non sono fonte di preoccupazione per te, allora sarai ancora più
libero di cercare la tua felicità, sulla Terra così come in Cielo. Dio sa che
va bene essere felici, sì, felici anche nel lavoro. Il lavoro che svolgete la
dice lunga su Chi Siete. Se non fosse così, allora perché lo stareste
facendo? Immaginate di essere costretti a farlo? Non siete costretti a
fare proprio nulla. Se «l'uomo che mantiene la famiglia, a tutti i costi,
anche a costo della sua stessa felicità» rappresenta Chi Siete, allora
amate il vostro lavoro, perché vi sta facilitando il compito di creare una
vivente dichiarazione del Sé. Se «la donna che svolge un lavoro odiato
per assumersi le responsabilità così come lei le vede» rappresenta Chi
Siete, allora amate, amate, amate il vostro impiego, perché esso fornisce
un totale sostegno all'immagine del vostro Sé, al concetto che avete di
voi stessi. Chiunque può amare qualsiasi cosa nel momento in cui è 
consapevole di quello che sta facendo, e del perché lo fa. Nessuno
faccia niente che non voglia fare.

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